venerdì 30 novembre 2012

Dark Shadows

Ci ho messo ben tre sere per vedere questo film e la cosa mi puzzava parecchio amando in ogni contorno Tim Burton. Le prime due sere ho pensato fosse colpa dell'ora un po' tarda: dopo una mezza giornata lavorativa fuori casa e un'altra mezza in casa la stanchezza si fa sentire e quindi ho un po' maledetto il mio dannato sonno e anche il mio troppo comodo divano nuovo. Ieri sera mi ci sono messa d'impegno; mi sono appollaiata sul divano alle 21 circa; copertina sulle gambe e luce soffusa, ho spinto play e.... Non potevo crederci.... Ho cercato con tutte le mie forze di non chiudere gli occhi una scena sì e una no. Ci sono riuscita, ho visto tutti i 113 minuti del film e mi sono annoiata a morte. Che poi morte è proprio il termine giusto per una storia banale che ruota attorno ad elementi come streghe, vampiri, sangue e una strana famiglia che sembra la bruttissima copia della più famosa famiglia Addams. E' un risultato commerciale o, almeno, io l'ho ritenuto tale. Già l'immagine del vampiro non può non far pensare a tutto il merchandising che si è sviluppato da Twilight (film) in poi. Difficile anche definirne il genere. Cos'è questo film? Un horror? Un film drammatico? Un tragicomico? Un sano film splatter? E' un po' un minestrone e da un genio come Burton un NON-FILM come questo non è assolutamente accettabile. La cosa più squallida? Il finale, decisamente! Anzi, il pre-finale, quando la strega Angelique estrae il proprio cuore dal petto per donarlo ad un cadaverico Johnny Depp e inizia a frantumarsi come una bambola di porcellana. E' un film che fa ridere, troppo forse, e fa senso.... Ecco, trovato, è un film umoristico ma nell'accezione più seria del termine, quella decantata da un certo Pirandello!